
Dopo il riconoscimento dei debiti fuori bilancio per circa 715.000 euro (Eredi Latorrata e Angelini) ancora da saldare, la nostra comunità vive sotto la spada di Damocle di circa 6.000.000 euro (stima ottimista) che prima o poi dovranno essere riconosciuti come debiti e pagati ai legittimi creditori: in questi giorni infatti è stato notificato atto di precetto per circa 2.500.000 di euro.
È inutile continuare a chiudersi a riccio negando la realtà. Esistono soluzioni reali che è possibile applicare subito.
Non possiamo più nasconderci, il comune è indebitato.
La mia proposta, già avanzata in consiglio comunale il 21 Dicembre 2017, è quella di valutare l’attivazione della procedura di riequilibrio finanziario pluriennale, ex articoli 243-bis, ter e quater del Tuel (Testo Unico per gli Enti Locali).
Con tale procedura viene consentito agli enti, per i quali sussistono squilibri strutturali di bilancio tali da poterne provocare il dissesto (e questi debiti lo sono), di ricorrere a un piano di riequilibrio pluriennale che consente di recuperare gradualmente (massimo dieci anni) i disavanzi ed i debiti fuori bilancio non gestibili tramite le ordinarie misure previste dal Dlgs 267/2000.
Tra i vantaggi: possibilità di contrarre mutui finalizzati, sospensione di tutte le procedure esecutive dei creditori, possibilità di porre in essere nuove transazioni, accesso alle risorse finanziarie aggiuntive del Fondo di rotazione per assicurare la stabilità finanziaria degli Enti Locali.
In pratica permette agli enti di fronteggiare in maniera autonoma, le situazioni di precarietà delle gestioni amministrative ma soprattutto di porre in essere i rimedi anche suggeriti dalle Sezioni di controllo della Corte dei conti, nell’ambito del controllo teso ad assicurare la sana gestione finanziaria nonché il rispetto dei vincoli di finanza pubblica in una prospettiva di un bilancio stabilmente riequilibrato.
Basta alibi. Basta prese di posizione infantili che nulla hanno a che fare con la sana amministrazione. Cerchiamo di guardare al futuro con serenità.
Queste non sono critiche, sono proposte concrete e subito attuabili basate sulla mia esperienza professionale.
L’Amministrazione è in grado di mettere il bene del paese davanti al proprio orgoglio?
Gennaro Gisonna
dottore commercialista / revisore dei conti /consigliere comunale / palagianese