
Anti corruzione post.
La presentazione del libro Anti Corruzione Pop di Leonardo Ferrante, organizzata dagli amici del presidio Libera G.B. Tedesco di Palagiano, è stata un successo: un bellissimo momento di riflessione con molti spunti interessanti e illuminanti per qualunque pubblico amministratore, l’occasione per valorizzare un bello spazio culturale come il Via Murat Art Container dell’Associazione ZNS Project e per apprezzare l’alto contenuto professionale del magistrato Elvia di Roma, palagianese d’hoc, tra i più giovani magistrati d’Italia, autentico orgoglio per il nostro paese. Lascia un po’ l’amaro in bocca l’aver sentito ricordare, durante gli interventi degli ospiti, la “Carta di Avviso Pubblico”, il codice etico comportamentale rivolto agli amministratori locali che, durante la campagna elettorale, quasi tutti i candidati sindaci si erano impegnati a sottoscrivere in caso di vittoria. Cosa che al momento purtroppo ho fatto solo io, semplice consigliere comunale, e che il nostro Sindaco ancora continua a ignorare, nonostante la promessa pubblica elettorale e nonostante il Presidio Libera Palagiano gli abbia portato più volte la richiesta di mantenere l’impegno.
Non è mai troppo tardi: rinnovo l’invito al Sindaco e a tutta l’amministrazione di aderirvi e spero che, quanto prima, venga portato in Consiglio comunale l’ordine del giorno contenente l’adesione del Comune di Palagiano alla “Carta di Avviso Pubblico”: sarebbe un bell’esempio per la nostra comunità per ribadire, diffondere e rafforzare il principio di essere cittadini e pubblici amministratori liberi da ogni forma di corruzione.
Oggi, più che mai, la nostra comunità ha bisogno di un forte segnale di trasparenza e legalità. Il compito di noi pubblici amministratori è si amministrare, ma occorre farlo “senza abusare del potere delegato che abbiamo ricevuto, nell’esclusivo interesse comune e non personale” (cit. Ferrante).
E allora, affinché la nostra comunità sia veramente libera da ogni minimo dubbio di illegalità, ridiamo fiducia a tutti i cittadini: riprendiamoci subito Il Pino di Lenne, senza guardare al passato, perché è bene della comunità; diamo massima e tempestiva trasparenza agli atti pubblici, perché sono atti della comunità; rispettiamo la normativa in materia di pubblicazione dei dati reddituali e patrimoniali, perché è interesse della comunità; mettiamo a disposizione degli interessi collettivi gli spazi e beni pubblici, perché sono della comunità; rimuoviamo qualsiasi causa di conflitto di interesse in presenza di atti i cui destinatari sono parenti ed amici, perché la trasparenza e la dignità appartengono alla comunità; creiamo una amministrazione inclusiva e non “esclusiva”, perché il diritto di partecipare alla vita amministrativa, magari dissentendo, è diritto della comunità… e gli esempi potrebbero susseguirsi.
C’ha pensato lo staff del sindaco.
E parlando di rispetto per le istituzioni, qualche mio collaboratore mi ha fatto notare il cambio di tono, ancora più populista, dei post propagandistici della pagina Lasigna sindaco, ai quali sono andati a unirsi una serie di slogan puerili, tra i quali merita menzione l’ironico “c’ha pensato il commissario”.
Chiaramente volto a fare umorismo su quanti fanno notare che Palagiano non ha bisogno di slogan propagandistici tendenti ad attribuire meriti inesistenti, in quanto molti procedimenti che oggi si trovano in fase esecutiva sono stati progettati e realizzati dalla precedente gestione commissariale e l’Amministrazione, in parte, starebbe vivendo di quella rendita.
La frecciatina contenuta in questa frase, mi dicono, potrebbe essere rivolta a solleticare la pancia dei lettori più schierati ancora abbastanza ingenui da sentirsi parte di questa grande favola elettoale che è “storia d’amore per Palagiano”, e sarebbe una tecnica di comunicazione basilare.
Io però sono un po’ preoccupato.
E non solo per la chiara mancanza di rispetto verso una figura istituzionale come un Vice Prefetto.
Quello che mi allarma maggiormente è il voler denigrare il lavoro di qualcuno che, quando si è trovato a gestire la cosa pubblica di Palagiano, si è impegnato ben al di là di quanto il suo ruolo richiedesse.
Il Commissario Michele LaStella poteva limitarsi all’ordinaria amministrazione, come fanno in genere i suoi colleghi in queste situazioni, invece ha provato a lasciare all’attuale Amministrazione un paese meno ferito di quel che era prima, ha recuperato i disastri che erano stati ereditati sul Museo Civico, sul Laboratorio Urbano, sulla Villa Comunale, sulle rotatorie per la estramurale (sì, proprio loro, le ultime protagoniste delle propaganda amministrativa insieme alle Zone Economiche Speciali) e ha provato a ri-affidare il Teatro Comunale, dopo aver risolto il contenzioso che era in essere tra Comune di Palagiano e Luce e Sale. Procedimento che, se non fosse stato risolto, avrebbe escluso l’associazione che ha dato i natali a Civico 7 dalla possibilità di partecipazione al nuovo bando.
Io una persona così, al loro posto, la ringrazierei tutti i giorni pubblicamente. E invece questa mancanza di rispetto umano oltre che istituzionale, unita all’incapacità di riconoscere meriti altrui che nulla tolgono ai propri, mi fa sorgere ulteriori dubbi sull’adeguatezza dei nostri attuali amministratori.
Domiziano, te lo dico come un fratello maggiore: non è più il momento di chiudersi a riccio, né di ragionare in termini di “noi e loro”. Aiutaci ad aiutarti.
(Op)posizioni.
Per rispondere all’ex sindaco Rocco Ressa in una sua domanda pubblica postata su Facebook: l’opposizione è qui, Rocco. Viva, attenta, presente propositiva e monitorante come mai prima.
O almeno quella parte dell’opposizione che ha davvero voglia di fare il proprio dovere.
Capisco che il tuo risiedere fuori dal comune limita il tuo accesso al Lunedì, ma mi organizzerò per fartelo recapitare.
E colgo l’occasione per dirti che le tue segnalazioni riguardo ai bandi persi dalla “nostra” amministrazione saranno oggetto di analisi nelle prossime uscite de Il Lunedì.